In ambienti come uffici, strutture ricettive e sanitarie, scuole e impianti del settore alimentare, non ci si può limitare alla pulizia ordinaria ma bisogna puntare sempre a rendere i luoghi salubri e privi di rischi di contaminazione. La disinfezione ambientale è un processo mirato ad eliminare a fondo qualsiasi batterio ed agente contaminante che, con le comuni pulizie e detersioni, non è possibile rimuovere ed ha come fine quello di riportare la carica microbica e virale entro i valori ottimali.
Per questo motivo, è importante concepire la disinfezione degli ambienti come un’attività ordinaria, sia per tutelare la salute del prossimo, sia per adempiere alle norme vigenti in materia. Il nostro punto di forza nella sanificazione ambientale è l’utilizzo del perossido di idrogeno, molecola stabilizzata ed altamente performante, annoverata dall’Istituto Superiore della Sanità tra i biocidi più efficaci contro il Covid-19.
Il perossido di idrogeno (H2O2), comunemente chiamato acqua ossigenata, è un elemento riconosciuto dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dal ISS (Istituto Superiore di Sanità) come prodotto attivo contro il Coronavirus SARS-CoV-2, causa della patologia meglio conosciuta come COVID-19.
Come riportato nella Circolare del Ministero della Salute: “[…] i Coronavirus, inclusi i virus responsabili della SARS e della MERS, possono persistere sulle superfici inanimate in condizioni ottimali di umidità e temperature fino a 9 giorni. […] Le evidenze disponibili hanno dimostrato che i suddetti virus sono efficacemente inattivati da adeguate procedure di sanificazione che includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti di uso ospedaliero [..] perossido di idrogeno (0.5%), per un tempo di contatto adeguato.”
La disinfezione con perossido di idrogeno avviene grazie alla liberazione di radicali liberi idrossilici (OH). Questa sostanza viene atomizzata in piccolissime particelle diffuse negli ambienti indoor, outdoor e nelle U.T.A. (Unità Trattamento dell’Aria) con macchinari professionali: gli atomizzatori. Il prodotto viene nebulizzato o atomizzato in particelle di grandezza di 0,15 micron. Più fine è l’atomizzazione della particella, maggiore sarà la possibilità di disinfettare tutte le superfici, anche quelle più difficilmente raggiungibili, senza corrodere né danneggiare materiali delicati o circuiteria elettronica.
Le microparticelle si diffondono grazie all’aria, mezzo in cui cominciano la loro azione disinfettante, per poi continuare la loro funzione una volta depositate sulle superfici. Non appena i radicali ossidrilici incontrano la membrana della sostanza contaminante, attivano un processo di ossidazione che intacca proteine, lipidi e DNA, determinandone in questo modo la distruzione e impedendone l’eventuale rigenerazione. Terminata la sua azione, il perossido di idrogeno si degrada in acqua e ossigeno, sostanze che non creano danni all’ambiente e alle persone ed è in grado di sanificare gli ambienti da sostanze organiche potenzialmente nocive come: batteri (Gram-negativi e Gram-positivi) virus, agenti patogeni e/o inquinanti, spore, funghi, muffe.
Il perossido di idrogeno è l’unico agente biocida composto solo di acqua e ossigeno e l’utilizzo di questo prodotto è:
Le attività di disinfezione sono svolte da operatori professionali, in possesso del patentino di Tecnico Ambientale in Biosicurezza.
I macchinari ed i biocidi che utilizziamo contengono tecnologie molto avanzate, sono certificati e sono stati testati in ambienti di ogni tipo, dal settore sanitario a quello alimentare, dal settore industriale a quello dei servizi, senza tralasciare il residenziale.
I nostri macchinari professionali sono molto potenti e atomizzano il perossido in particelle di appena 0,15 micron, potenziando l’azione disinfettante del perossido di idrogeno sino a livello Log6.
Per garantire la massima efficacia della disinfezione con il perossido di idrogeno consigliamo di procedere alla preliminare pulizia degli ambienti: il perossido di idrogeno è un potente disinfettante di aria e superfici, ma si tratta di una tecnologia “no touch” in quanto non vuole sostituire la rimozione meccanica dello sporco effettuabile tramite la pulizia tradizionale, della quale va invece a perfezionare il risultato in termini di sanificazione.